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15/03/2023
Da quasi un anno il disegno di legge n. 3576 è scomparso insieme alla tutela del diritto di proprietà, fagocitato dalla Commissione della Camera l’11/05/2022.
Non si riesce a capire come mai, una semplicissima proposta di legge che renderebbe il nostro paese più civile e sicuro è ferma, ma ancor meno si capisce perché, ad oggi, la discussione non sia nemmeno iniziata.
Nel frattempo, gli interessi degli occupanti abusivi o le esigenze di ordine pubblico continuano a prevalere sui diritti dei legittimi proprietari spingendo pericolosamente quest’ultimi verso la giustizia fai da te.
E’ di tutta evidenza che la mancata modifica delle disposizioni dell'articolo 614 c.p., riguardante la violazione di domicilio è un grave squilibrio normativo e che, lo stesso, necessità dei motivi di urgenza affinchè non giunga la notizia di qualche conseguente tragedia.
Intanto, nonostante gli annunci governativi, il proprietario che ha perso il possesso del proprio immobile e che di conseguenza sia stato privato del reddito, deve continuare a versare gli oneri fiscali, tributari e le rate del mutuo che sono quasi sempre aggravate dall’eseguito aumento dei tassi d'interesse.
Ma non basta, entro il 2030 tutti in classe energetica E e poi, entro il 2033 tutti in classe energetica D!
I bonus edilizi saranno vietati dal 2024 e dopo il 2035 arriverà lo stop al riscaldamento degli edifici con combustibili fossili, equiparando il clima invernale di una casa nord finlandese a quella del nostro sud.
Gli interventi necessari?
• cappotto termico;
• sostituzione degli infissi;
• nuove caldaie a condensazione;
• pannelli solari.
Bruscolini insomma e le conseguenze?
Il mercato sancirà la perdita di valore per gli immobili non a norma e per quelli a norma, invece, i costi per l’adeguamento provocheranno un aumento dei canoni di locazione che, ovviamente, colpirà gli inquilini e cioè, “le fasce più deboli” già colpite dall’inflazione.
Manca solo una bella patrimoniale e siamo a posto.
In conclusione, il nostro è un “Sindacato Autonomo” che non si occupa di politica ma la prossima volta, prima di andare a votare, meditate gente, meditate……………………………………………………………………………..
M. DI BLAS
17/10/2022
Doppia esenzione IMU per i coniugi con residenze in abitazioni differenti anche se situate nello stesso comune.
E'quanto ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 209 deposita il 13 ottobre 2022.
L’esenzione IMU spetta sempre al possessore che vi risieda e vi dimori abitualmente.
Attenzione però, l’esenzione spetta una sola volta ove i coniugi abbiano la stessa dimora abituale (e quindi principale).
Sarà compito dei singoli enti locali accertare che siano rispettate le condizioni per beneficiare dell’esenzione IMU.
La Corte Costituzioale ristabilisce, quindi, il diritto all’esenzione per ciascuna abitazione principale di persone sposate o parti di un’unione civile, nel rispetto dei requisiti della dimora abituale e della residenza anagrafica del possessore dell’immobile e non anche del suo nucleo familiare.
Restano quindi i requisiti previsti per l’accesso all’esonero, che dovranno però essere considerati in relazione al possessore dell’immobile e non anche al proprio nucleo familiare.
M. DI BLAS
29/10/2021
Ci risiamo, con un bel sorriso e belle frasette come:
“ Nessuno pagherà di più, nessuno pagherà di meno “;
“ Questo governo non tassa e non tocca le case degli Italiani ”.
Con la famosa falsa scusa priva di efficacia:
“ Ma è l’Europa che lo chiede ”.
Il testo del nuovo decreto legge in discussione al parlamento prevede un aumento della aliquota della cedolare dal 21% al 26%.
Così recita l'articolo 3 comma 1 del nuovo ddl:
“L’applicazione della medesima aliquota proporzionale di tassazione ai redditi derivanti dall’impiego del capitale (il 26%), anche nel mercato immobiliare”.
In buona sostanza, la riforma sta partendo, facendo trionfare ancora una volta un fisco sempre più accanito e vorace sulla casa, incentivando, così, l’evasione.
Un aumento della cedolare secca, infatti, non sarebbe altro che un incentivo al nero, con un effetto esattamente opposto a quello dichiarato e capace di rendere senza senso la locazione breve del canone agevolato.
Si nascondono dietro a frasi come “tutti devono pagare le tasse in modo che tutti possano pagare meno” facendo finta di non sapere, quanto queste siano vessatorie o addirittura, come in questo caso, dannose.
Pare che non ci sia nulla da fare ed anche questa volta, le menti più brillanti di questo governo, continuano a far finta di non comprendere il semplice principio che SOLO UN FISCO EQUO PUO' GIUSTAMENTE PRETENDERE.
M. DI BLAS
25/10/2021
Nel Consiglio dei Ministri n.39 del 5 ottobre 2021 è stato approvato il disegno di legge delega per la revisione del sistema fiscale c'è anche la riforma del catasto.
Così come la racconta il Presidente del Consiglio, la riforma del catasto è una inutile operazione ciclopica.
Se nessuno pagherà di più o di meno la domanda spontanea è:
allora perché nel disegno di legge sono previste modifiche normative e operative che introducono meccanismi di adeguamento periodico ai fini patrimoniali?
Tutto fa presagire alla preparazione di una patrimoniale nascosta dalla banale scusa di far emergere immobili e terreni non accatastati o la necessità di avere dei dati statistici.
Se si adeguassero i parameri a quelli del mercato, infatti, ogni proprietario vedrebbe, in media, raddoppiare le imposte. Con rialzi, in alcune circostanze, anche di tre volte superiori agli attuali.
No, quindi, alla INUTILE riforma del catasto!
M. DI BLAS
08/10/2021
In caso di modifica delle parti del contratto di locazione, riconducibile a eventi estranei alla volontà negoziale, la successione nella posizione del locatore o del conduttore va comunicata all'Agenzia delle Entrate e non deve essere corrisposta alcuna imposta. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con risposta a interpello n. 676 del 7 ottobre 2021. Ai fini fiscali, l'unico adempimento richiesto, in caso di subentro ex lege, è quello di comunicare all'Agenzia delle Entrate la successione nella posizione del conduttore o del locatore.
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